LA MOSCA COCCHIERA Un carrozzone tirato da sei cavalli saliva su per una via erta, rotta, sabbiosa. I viaggiatori erano scesi e facevano a piedi il tratto di strada per alleggerire ai cavalli il peso e la fatica ; tuttavia i cavalli sudavano e soffiavano; sopraggiunse una mosca. < Per fortuna sono arrivata io! > esclamò! E cominciò a ronzare negli orecchi degli animali, a pungere ora questo ora quello, or sul muso or sul dorso. Poi si sedette sul timone, poi si posò sul naso del cocchiere, poi volò sul tetto della carrozza. andava, veniva, affannata, brontolava e squillava : < Bel modo di fare! Se non ci fossi io! Guarda! Il prete legge il breviario. Quella donna canta. Quei due parlano dei loro affari. Il cocchiere sonnecchia. A darmi pena sono io sola. Tocca a me far tutto. Tutto cade sulle mie spalle. Ah che lavoro! > Finalmente dalli e dalli, la carrozza giunse al termine della salita, dove ricominciava la via piana. I viaggiatori ripresero il loro posto; il cocchiere fece schioccare la frusta; i cavalli si rimisero al trotto. Sul tetto del carrozzone la mosca trionfava. < Li ho condotti, eh, fin quassù! Se non ci fossi io! > si lagnava. < Nemmeno grazie mi dicono. Dopo tutto ciò che ho fatto. > La Fontaine
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