Gli etruschi -ii-

Società e modo di vivere

In questa seconda parte vedremo come viveva questa civiltà.

Però non vi parlerò né della religione, né delle arti. Questi argomenti, li ritroveremo in una terza parte.

La casa

Anticamente, le case erano capanne d'argilla, di forma rotonda e dal tetto ricoperto di paglia.

Poi furono costruite in muratura su un solo piano e avevano varie stanze a seconda della ricchezza di chi ci abitava. Erano case di forma rettangolare.

Il tetto era a doppio spiovento e ricoperto di tegole.

Al centro dell'abitazione c'era la cucina con gli utensili indispensabili: il forno, le padelle (specie di 'teglie'), la grattugia per il formaggio (di ferro o d'argento), i colini che servivano a filtrare il vino e vari piatti di ceramica o terracotta.

Cosa mangiavano?

I loro menù erano prevalentemente composti di cereali, legumi vari (specialmente ceci, lenticchie, piselli e fave), olio, vino, carne pesce, formaggi, miele.

Cucinavano spesso all'aperto (come facciamo noi oggi con il barbecue) ma avevano anche un modo di cottura originale che consisteva nel disporre i cibi su un piatto di terra cotta chiuso da un coperto e sommerso nella cenere calda. I loro pasti erano veri e propri banchetti.

I banchetti

Occupavano un posto molto importante nella vita etrusca e assumevano per loro un doppio significato che era religioso (ne parleremo ulteriormente) e sociale perché rappresentavano la loro appartenenza a un determinato ceto sociale.

Era un momento di grande convivialità. I commensali erano semisdraiati su in letto conviviale chiamato 'kline' o su 'triclini' (divani a tre posti) e appoggiavano il braccio sinistro su lussuosi cuscini.

La tavola era apparecchiata con vaselame di valore. I convitati, che fossero uomini o donne, sontuosamente vestiti mangiavano a suon di musica e guardavano danzare le ballerine. Numerosi erano i servi che li coprivano di premure.

Abbigliamento, giochi e svaghi...

Le donne indossavano una lunga tunica di lino stretta in vita e chiamata 'chiton ' e un mantello bianco con il bordo rosso e nero. Trucco, cosmetici e ovviamente numerosi gioielli facevano parte della panoplia femminile.

Gli uomini erano vestiti in modo più semplice. Indossavano una tunica lunga fino ai piedi, un mantello detto 'tebenos' che diventerà poi la toga dei Romani e il 'perizoma' (specie di short). I cappelli erano di forma conica e di vari colori.

I giochi erano in gran numero e molto vari: c'erano tra l'altro giochi popolari, giochi di società (dadi, pedine...) ma anche corse di cavalli e di bighe (specie di carri a due ruote trainati da una coppia di cavalli), pugilato, lotta e gare di atletica. Non mancavano inoltre giochi più crudeli come i combattimenti tra uomini e animali e in particolar modo il 'fersu' che era una lotta tra un uomo incappucciato con un sacco e un cane.

Gli Etruschi gradivano la musica: suonavano la lira, il flauto doppio e varie cetre. Apprezzavano inoltre le rappresentazioni teatrali.

Con ogni evidenza, praticavano la pesca e la caccia.